sull’isola di Hornoya
Decisamente meglio è andata a Hornoya, un’isola poco lontano da Vardo che sicuramente conoscerete e in cui vale davvero la pena andare.
Si fa il biglietto nel porto di Vardo e con una piccola imbarcazione ti portano (ci vogliono una decina di minuti) a vedere lo spettacolo di migliaia di uccelli marini, tra cui dominano le Urie (Uria aalge), seguite dai Gabbiani tridattili, dai Pulcinella di mare (Fratercula arctica), le Gazze marine (Alca torda), i Marangoni dal ciuffo (Gulosus aristotelis), e le Urie di Brunnich (Uria lomvia).
Uria (Uria aalge)
Pulcinella di mare (Fratercula arctica)
Gazza marina(Alca torda))
Marangone dal ciuffo (Gulosus aristotelis)
Nella zona prativa dell’isola nidifica anche la Pispola golarossa (Anthus cervinus), e tra gli scogli può apparire qualche Piovanello violetto (Calidris maritima) come fortunatamente accade. Ovviamente la presenza di prede attira i predatori, ma no, niente Girifalco, solo – si fa per dire - Aquile di mare, Labbi e Mugnaiacci. In mare, distanti, le Megattere. Il giro successivo in macchina sull’isola su cui sorge Vardo, fuori dal centro abitato (percorso che consiglio) ci fa osservare di sfuggita un Luì grosso (Phylloscopus trochilus) – ricomparirà in seguito la specie – e soprattutto un piccolo gruppetto di Fanelli nordici (Linaria flavirostris).
Pispola golarossa (Anthus cervinus)
Piovanello violetto (Calidris maritima)
Gli ultimi due giorni le temperature si alzano e finalmente, oltre agli immancabili Tordi sassello che cantano ovunque ci sia un po’ di vegetazione mediamente alta, magicamente appaiono i Pettazzurri (Luscinia svecica), uno dei piccoli passeriformi che più ci aspettavamo di vedere. Come per i tordi, anche in questo caso ogni gruppo di arbusti aveva il suo pettazzurro in canto, non solo in Norvegia, ma anche nel viaggio di ritorno attraverso la Finlandia ne incrociamo. L’ultimissimo giorno finalmente vediamo bene la Pispola golarossa, vista solo di sfuggita a Hornoya, sull’isola di fronte a Vadso, appunto Vadsoya, in prossimità di un laghetto popolato da Morette e Falaropi beccosottile e di un lek di combattenti poco propensi a farsi fotografare. Alla fine tra i piccoli passeriformi manchiamo solo l’Allodola golagialla (ci abbiamo provato in tutti i modi a trovarla ma nulla), visto che lo Zigolo di Lapponia (Calcarius lapponicus) appare quasi miracolosamente il secondo giorno a bordo di una strada sterrata in mezzo alla tundra. Poi beh, ci sono le Pispole (Anthus pratensis), ma quelle sono veramente difficili da non vedere, al pari delle Cesene (Turdus pilaris) (entrambe le specie nidificanti intorno a casa nostra).
Altra attività consigliabile è buttarsi nelle spiagge quando c’è bassa marea, perché si popolano di limicoli (meno confidenti che da noi, va detto): Pittime minori, Voltapietre, Corrieri grossi, Piovanelli violetti, pancianera, ma sfortunatamente nessun Gambecchio nano intercettato (qui è nidificante). A pochi metri dalla riva pescano le Sterne (Sterna hirundo), mentre le cugine codalunga (Sterna paradisaea) nidificano più verso Vardo, o almeno erano raggruppate lì e iniziavano a manifestare atteggiamenti territoriali, per cui non le abbiamo disturbate.
Pettazzurro (Luscinia svecica)
Combattente (Philomachus pugnax)
Combattenti (Philomachus pugnax)
Zigolo di Lapponia (Calcarius lapponicus)