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Recuperato un Pulcinella di mare (Fratercula arctica) davanti al promontorio di Portofino | Un Pulcinella a Portofino | Liguriabirding

Un Pulcinella a Portofino

Ci sono uccelli che siamo abituati a vedere, soprattutto, in certi documentari girati nelle aspre terre del nord.
Ammassati in moltitudini vocianti, mentre un mare selvaggio si abbatte sulle scure scogliere della Scozia, i Pulcinella di mare, le Gazze marine o le Sule combattono la loro quotidiana lotta per la sopravvivenza in un pullulare di vita che, per noi, è uno spettacolo affascinante ed indimenticabile.

Eppure, ad insaputa dalla maggior parte della gente, alcuni esemplari di queste specie, in certi periodi dell’anno e dopo un viaggio di migliaia di chilometri, entrano nel bacino del mediterraneo, fino alle acque antistanti la nostra regione ed ancora oltre.
Perché ad insaputa?
Perché si tratta di specie che, al di fuori dei periodi riproduttivi, hanno un comportamento molto “marino”,  per cui non è mai particolarmente facile avvistarle dalla costa.
La SULA, di dimensioni maggiori rispetto alle altre citate e dal comportamento meno elusivo, è la più facile da vedere, magari con l’ausilio di un binocolo.
Il PULCINELLA DI MARE, invece, è una presenza decisamente più rara da osservare ma non per questo infrequente nel mar ligure, tant’è vero che, nella Check List degli uccelli liguri (E.Borgo, G.Truffi, A.Iacopi) risulta essere MIGRATORE REGOLARE.
La presenza di questa specie di solito si manifesta a chi, per lavoro o per svago, frequenta i nostri mari.

E’ quello che è accaduto il 16 febbraio 2009 nel tratto di mare davanti al Promontorio di Portofino.
Alcuni sub di un diving club di Santa Margherita hanno notato un esemplare di Pulcinella di mare in apparente difficoltà.
L’animale, infatti, si è lasciato catturare ed è stato prontamente consegnato alle Guardie del Parco di Portofino.
Eccolo, qui di seguito, ritratto nelle mani del Direttore del Parco, dott. Alberto Girani.
 

La colorazione è quella tipica del periodo invernale.
Durante la stagione riproduttiva il becco appare molto più variopinto e la faccia più "pulita", come si può facilmente notare dalle varie foto e dal video in questo articolo.
Constatata l’assenza di lesioni evidenti l’esemplare è stato affidato alle cure riabilitative della LIPU attraverso la Signora Federica Bisanti.
Al momento, infatti, il Pulcinella di mare si trova ospite del centro CRUMA di Livorno (Centro Recupero Uccelli Marini) della Lega Italiana Protezione Uccelli.

 

Due parole sulla specie


Ordine: Caradriformi
Famiglia: Alcidi
sottospecie italiana: Fratercula arctica grabae

 

ll Pulcinella di mare (Fratercula arctica) è un uccello bianco e nero piuttosto compatto, lungo circa  30 centimentri e con un’apertura alare sui 50-60 cm.
Questo petto tozzo, contesta relativamente grossa ed un inconfondibile becco colorato, da “pappagallo”, lo rendono estremamente simpatico ai nostri occhi.

 


Il becco è davvero particolare e, in realtà, è costituito da parti sovrapposte.
La parte più esterna, riccamente colorata, è una sorta di  rivestimento corneo (ranfoteca) che viene "sfoggiato" durante il periodo riproduttivo per poi cadere a fine stagione.
D’altro canto questa parte é soggetta ad un’intensa usura.
Durante il corteggiamento, infatti, e per rinsaldare i legami di coppia, i becchi vengono sfregati vicendevolmente, ma tale strumento viene utilizzato anche in caso di aspre contese territoriali tra maschi oppure, assieme alle zampe palmate, per la costruzione del nido.
Un interessante adattamento evolutivo, inoltre,  ha prodotto unprofilo seghettato che si presta ottimamente a trattenere i piccoli pesci di cui si nutre.


Nidifica in grandi colonie su falesie a picco sul mare rifugiandosi preferibilmente dove, oltre alle rocce, esistono sufficienti depositi di terra erbosa.
Per deporre l’uovo (uno solo per stagione), infatti, questo uccello utilizza le cavità rocciose oppure le tane scavate dai conigli.

 

Le sue piccole ali, in rapporto al corpo, lo costringono ad un caratteristico e frenetico volo battuto.
Ali, zampe palmate e tutto il corpo vengono utilizzate per rallentare, in planata, durante gli atterraggi.

Con l’avvicendarsi delle stagioni, ed a seconda dell’età dei vari individui, l’aspetto della livrea (faccia e becco in particolare) subisce delle modi
ficazioni, riassunte nella tavola che segue:
 

Fratercula arctica grabae

1) adulto nidificante
2) adulto non nidificante
3) primo inverno
4) giovane
5) pullo
6) adulto nidificante


Tavola estratta dall’opera multimediale Cramp’s:
"The Complete Birds Of The Western Palearctic"

 

Questa specie, in Europa, vive e si riproduce nei paesi del nord, Inghilterra, Scozia, Islanda e paesi scandinavi, ma ci sono popolazioni anche nel nord della Francia.

In inverno gli individui si disperdono in mare non disdegnando di spostarsi a latitudini più meridionali.
In questo modo, costeggiando le coste atlantiche dell’Europa, i pulcinella di mare arrivano allo stretto di Gibilterra entrando poi nel Mediterraneo.
Un’interessante stima delle presenze in Mediterraneo, prodotta in Spagna sulla base di ricatture di soggetti inanellati,farebbe ammontare i Pulcinella di mare  a circa 35.000 individui.

 

AREALE

  siti riproduttivi 

  svernamento/dispersione 

mappa estratta dall’opera multimediale Cramp’s:
"The Complete Birds Of The Western Palearctic"

 

A seconda della latitudine si sono andate differenziando due sottospecie oltre alla nominale (Fratercula arctica arctica), vale a dire la Fratercula arctica grabae, un po’ più piccola,  che frequenta le zone più a sud, dal nord della Francia al sud della Norvegia e la Fratercula arctica naumanni, più grande, nelle regioni più a nord, isole Spitsbergen e Nuova Zemlia.
La sottospecie nominale frequenta le latitudini intermedie ed anche le sue dimensioni sono comprese tra la la piccola grabae e la grande naumanni.

Gli individui che arrivano in Italia appartengono alla sottospecie grabae, la più meridionale, anche se non è da escludere la possibilità che arrivi nel mediterraneo qualche esemplare di arctica.
Le popolazioni di grabae, specialmente quelle delle coste francesi, sono tra quelle che hanno subito le maggiori contrazioni a causa dell’inquinamento ambientale ma, in questi ultimi anni, si assiste ad una riduzione anche delle popolazioni più settentrionali, questa volta acausa del progressivo aumento della temperatura media del pianeta e la conseguente diminuzione degli stock ittici.

 

Le osservazioni in Italia


A causa dell’estrema dispersione invernale degli individui, che raramente si avvicinano alle coste, è molto difficile quantificare la presenza del Pulcinella nei nostri mari.

Una stima, puramente indicativa a causa dei pochi dati disponibili, indica un centinaio di individui, concentrati soprattutto nel Mar Ligure e nel Tirreno settentrionale.
Tale presenza, tuttavia, parrebbe non essere costante nel tempo a giudicare dall’estrema scarsità di avvistamenti in alcune annate e la maggiore ricchezza in altre.
Di seguito alcuni dati a noi conosciuti, a testimonianza della difficoltà di "contatti" con questa specie.

 

AVVISTAMENTI 2003-2009
(fonte: LiguriaBirding, EBN-Italia, centrornitologicotoscano.org *)

data Località rilevatore note
16/02/09 1 Portofino promontorio(GE) Ente Parco di Portofino recuperato
03/05/07 1 Voltri (GE) N.Leugio 2 miglia al largo
15/05/06  1  Imperia (IM) Dogliotti  immaturo
13/07/06  1 Capocotta (Roma)  LIPU Ostia  deceduto
 18/06/06  1 Valle Canal Novo (UD)  Formentin/Vicario 
 20/07/04  1 Finale ligure (SV)  V.Andreani 1 miglio al largo
16/01/04  1 mare davanti a Bolgheri (LI)  Hunday-Incisa/Politi  stremato
07/06/03 1 Imperia (IM) Carini/Festari 1-2 miglia al largo
31/05/03 3 Imperia (IM) Ciuffardi/Nava 1-2 miglia al largo
11/03/00 1 Bocca d’Arno (LI)  N.Baccetti  *
02/09/97  1  Livorno (LI) collezione INFS  * 

 

Da questo elenco si può notare come le presenze interessino anche il periodo primaverile/estivo e non esclusivamente i mesi invernali. 
In realtà, anche se è vero che  individui di Pulcinella di mare sono stati segnalati praticamente  in ogni mese dell’anno, la grande percentuale di avvistamenti extra-invernale, probabilmente, è dovuta alla maggiore frequentazione primaverile ed estiva del mare da parte degli osservatori.
Per quanto riguarda le non rare presenze estive si tratterebbe di individui limitati al volo a causa dello stato di muta delle primarie.

 

 

Le osservazioni in Liguria


AVVISTAMENTI STORICI IN LIGURIA
(fonte: Atlante degli uccelli svernanti in Liguria)

"Su 50 reperti liguri datati conservati in varie raccolte pubbliche e private, quattro sono stati raccolti a dicembre, uno a gennaio ed otto a febbraio (Truffi et al., 1994).
Un individuo in cattive condizioni é stato recuperato nello Spezzino l’11.1.1991 (Biagioni, 1992).
Vecchie catture in febbraio sono menzionate da Giglioli (1889) e da Podenzana (1912).
Un esemplare proveniente dall’Isola Gallinara (SV) in inverno è in collezione Basso (Spanò e Truffi, 1987)."

 


FONTI

  • Segnalazioni dalle mailing list di EBN-Italia e LiguriaBirding
  • Annuario EBN-Italia 2003-2007
  • Cramp’s: "The Complete Birds Of The Western Palearctic"
  • Scheda "Pulcinella di mare" di Nicola Baccetti su www.uicn.it
  • Collins Bird Guide
  • La nuova guida del Birdwatcher (P. Hayman & Rob Hume)
  • Atlante degli uccelli svenanti in Liguria (Regione Liguria)
  • Ornitologia Italiana (Brichetti & Fracasso)

 

testo:Ennio Critelli
 foto:  Gabriella Motta, Roberto Malacrida, Valerio Andreani, Ente parco di Portofino
video:  Gabriella Motta, Rolf Maibaum