I gatti, si sa, sono predatori; è nella loro natura ed amano cacciare e tendere agguati, anche quando non ne hanno un’assoluta necessità per fini alimentari.
Non sempre le cacce hanno esito positivo, ma quel giorno Silvestro, gatto campagnolo delle alture di Voltri,era particolarmente fortunato...o forse abile. Sta di fatto che il piccolo rapace notturno era ormai destinato ad una triste fine, saldamente stretto tra le fauci del felino, che si stava godendo il successo predatorio gironzolando con il suo trofeo esibito tra i denti. Fortunatamente l’intervento di una persona sensibile e pronta ha provveduto a cambiare il corso degli eventi, scongiurando una fine orribile per la civettina. A dire il vero forse sarebbe stato meglio ricoverarla nella classica scatola di cartone forata, perché l’intelligente rapacetto ha trovato il modo di evadere dalla gabbia andando a rifugiarsi in un angolino buio della casa. La civetta è rimasta molto tranquilla per tutto il tempo necessario ed è stato possibile accertare che non aveva subito danni di alcun tipo (a parte, sicuramente, un bello spavento!). foto L.Spigno Ma la più bella soddisfazione, per Laura, è stato il momento della liberazione. Riportata nel luogo del ritrovamento la civettina Houdini è stata lanciata in cielo, ha fatto un breve voletto andandosi a posare, per qualche istante, su un paletto, quasi a voler salutare, e poi è partita sparendo all’interno del bosco. (da un testo di Laura Spigno)
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