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Una civetta recuperata a Genova-Voltri, salvata dalle fauci di un gatto. | La Civetta e Gatto Silvestro | Liguriabirding

La Civetta e Gatto Silvestro

 

I gatti, si sa, sono predatori; è nella loro natura ed amano cacciare e tendere agguati, anche quando non ne hanno un’assoluta necessità per fini alimentari.
Non possiamo colpevolizzarli per questo, ma è indubbio che qualche danno a spese degli uccelli lo provocano.
E questa volta la vittima del Gatto Silvestro di questa minuscola storia (lo abbiamo chiamato così) è una simpatica CIVETTA.

Non sempre le cacce hanno esito positivo, ma quel giorno Silvestro, gatto campagnolo delle alture di Voltri,era particolarmente fortunato...o forse abile.

Sta di fatto che il piccolo rapace notturno era ormai destinato ad una triste fine, saldamente stretto tra le fauci del felino, che si stava godendo il successo predatorio gironzolando con il suo trofeo esibito tra i denti.

Fortunatamente l’intervento di una persona sensibile e pronta ha provveduto a cambiare il corso degli eventi, scongiurando una fine orribile per la civettina.
L’uccello è stato messo in una gabbietta e portato in visione a Laura Spigno, al fine di controllarne lo stato di salute prima della liberazione.

A dire il vero forse sarebbe stato meglio ricoverarla nella classica scatola di cartone forata, perché l’intelligente rapacetto ha trovato il modo di evadere dalla gabbia andando a rifugiarsi in un angolino buio della casa.
Con molta delicatezza Laura è riuscita a riprendere...Houdini (come chiamarla diversamente?) ed a procedere ai controlli necessari.

La civetta è rimasta molto tranquilla per tutto il tempo necessario ed è stato possibile accertare che non aveva subito danni di alcun tipo (a parte, sicuramente, un bello spavento!).

 foto L.Spigno

 

Ma la più bella soddisfazione, per Laura, è stato il momento della liberazione.

Riportata nel luogo del ritrovamento la civettina Houdini è stata lanciata in cielo, ha fatto un breve voletto andandosi a posare, per qualche istante, su un paletto, quasi a voler salutare, e poi è partita sparendo all’interno del bosco.

(da un testo di Laura Spigno)