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Fotocamera digitale e Digiscoping

Una premessa:
In questo articolo accenneremo solo alla tecnica fotografica legata all’utilizzo combinato di fotocamera digitale e cannocchiale (o binocolo):

IL DIGISCOPING

 

Solo fino a pochissimi anni fa si era costretti a fare una scelta:
o si andava sul campo per fotografare o si facevano osservazioni con il cannocchiale.


Considerato l’ingombro ed il peso di entrambi gli equipaggiamenti era pressoché impossibile fare le due cose contemporaneamente, senza contare il notevole investimento economico per attrezzature di buon livello.
Ma con l’ingresso del digitale in campo fotografico tutti i birdwatchers già dotati di un cannocchiale hanno improvvisamente visto nascere la possibilità di documentare i propri avvistamenti semplicemente portandosi dietro una fotocamera compatta, dal prezzo accessibile, ed un piccolo congegno adattatore.
Era nato il digiscoping, tecnica che, in pochi anni, da rudimentale si è gradualmente affinata, grazie all’utilizzo di componenti e macchine sempre più sofisticate.
Oggi, infatti, si riescono ad ottenere risultati fotografici qualitativamente più che accettabili.

Il digiscoping, in poche parole, consiste nel fare fotografie avvicinando l’obiettivo della fotocamera all’oculare di un cannocchiale, dopo aver messo a fuoco un determinato soggetto.
Il principio è piuttosto semplice ma va subito detto che ottenere foto di buona qualità non è un’impresa del tutto semplice e, in genere, i primi risultati tendono ad essere scoraggianti, con foto mosse, non perfettamente a fuoco o male inquadrate.
La qualità dei nostri scatti, infatti, è influenzata da un gran numero di fattori che dipendono, a loro volta, dagli strumenti usati, dalle condizioni ambientali nelle quali ci si trova ad operare e dalla messa in pratica di alcuni accorgimenti tecnici.

 

LA QUALITA’ DEGLI STRUMENTI

 

La fotocamera digitale

Per quanto riguarda la fotocamera è da tener presente che non tutte le digital-camere sono compatibili con il digiscoping.
Quelle più utilizzate  possiedono alcune caratteristiche quali:

ottica di diametro ridotto
ingrandimento massimo 3x o 4x
messa a fuoco precisa e veloce
possibilità di controllo manuale delle impostazioni
possibilità di scatto multiplo

 

Molto utile, inoltre, è un monitor LCD che possa essere ruotato a piacimento in varie posizioni. (es. Nikon 4500, Canon a95 ecc.), accorgimento che ci permette di controllare l’inquadratura riducendo il fastidioso riflesso della luce solare sullo schermo.

 

Cannocchiale e cavalletto

Il cannocchiale dovrà essere d’alta qualità (per esempio trattato alla fluorite) in modo da ridurre al massimo le noiose aberrazioni cromatiche che spesso rovinano un’immagine e garantire la massima limpidezza possibile.
Per andare sul sicuro, a meno che non se ne abbia già uno, la scelta dovrà cadere sui modelli di punta delle marche più famose (Zeiss, Laica, Nikon, Swarovski, ecc.).
Cavalletto e testa rotante dovranno essere adeguati al peso da sopportare.
La testa, in particolare, deve garantire un movimento fluido e preciso senza il quale i piccoli aggiustamenti d’inquadratura del soggetto, con tutta l’apparecchiatura montata, possono divenire un esercizio assai snervante.
Anche in questo caso meglio orientarsi sulle marche più conosciute.

 

LE CONDIZIONI AMBIENTALI


Hanno anch’esse un peso rilevante nella realizzazione di una foto di qualità.
Ne ricordiamo alcune:


Distanza dal soggetto
Quantità di luce disponibile
Stato di limpidezza dell’aria
Stato del soggetto

 

Alcune di queste variabili sono relativamente controllabili: ci si può, in alcuni casi, avvicinare di più al soggetto o, nel caso di scarsità di luce, aumentare la sensibilità della fotocamera per avere tempi di scatto più brevi.
Poco, però, si può fare in caso di presenza di forti turbolenze dell’aria (ad esempio nelle stagioni calde) o in presenza di un soggetto estremamente mobile.

 

GLI ACCORGIMENTI TECNICI

 

Fotografare avvicinando la fotocamera al cannocchiale è certamente l’opzione più semplice ma anche di complicata gestione per quanto riguarda l’allineamento dei due apparecchi (oltrechè potenzialmente pericolosa per possibili graffi alle lenti).
Il mancato allineamento può portare a foto parzialmente vignettate ossia con delle zone scure sui bordi o parti d’immagine sfocate.
Per ovviare a ciò, facilitando il perfetto collegamento tra il cannocchiale e la fotocamera, esistono in commercio vari tipi di adattatori e, per chi ha un buon ingegno e manualità, esiste anche la possibilità di autocostruirlo.

 

 

Sistema di accoppiamento "a snodo rotante"

 

 Sistema di accoppiamento "a bicchiere"

 

Per ridurre il pericolo del "mosso" è consigliabile, inoltre, l’utilizzo di un flessibile di scatto.
Si possono adattare al nostro caso, con un po’ di bricolage, i normali flessibili meccanici oppure si possono acquistare degli appositi kit che, tuttavia, in Italia sono piuttosto difficili da reperire.
Ultimamente sono stati presentati sul mercato alcuni modelli di fotocamera già muniti di telecomando, eliminando definitivamente il problema.

In generale, per ottenere dei buoni risultati col digiscoping, si deve avere la massima confidenza con la propria attrezzatura.
E’ importante scattare moltissime foto, sfruttando tutte le possibilità fornite dalla fotocamera.
Padroneggiare i settaggi manuali della nostra digicamera significa saper scegliere rapidamente, sul campo, quelli più adatti alle differenti situazioni.
Se poi, nonostante tutti gli accorgimenti, le nostre foto presenteranno ancora qualche difetto abbiamo ancora la possibilità di ricorrere ad un buon programma di fotoritocco con il quale potremo correggere le imperfezioni e dare un taglio personale alle nostre immagini.

 

IL DIGISCOPING CON IL BINOCOLO

 

Per chi non desiderasse comprare un cannocchiale è possibile comunque utilizzare un semplice binocolo.
Si deve premettere che non tutti i binocoli e fotocamere sono compatibili tra loro e che, naturalmente, non si potranno ottenere ingrandimenti spinti.
La qualità ottenuta non è paragonabile a quella di un cannocchiale però, con un po’ d’esperienza, si possono ottenere simpatiche foto d’uccelli in volo, cosa estremamente difficile da ottenere con un cannocchiale.
 

 

Breve nota etica

Vogliamo spendere solo due parole per ricordare che, come la passione per il birdwatching non deve mai far passare in secondo piano il rispetto per gli animali, in nessun caso il desiderio di ottenere un bello scatto deve mettere a rischio l’incolumità dei soggetti fotografati.
Il sincero amante della natura è pronto a rinunciare alla foto se questa rischia, anche indirettamente, di disturbare o recare danno all’animale.
Ricordiamo anche che, in Liguria, esiste una legge regionale che tutela gli uccelli nidificanti (>> clicca qui)

 

I links utili

L’argomento "digiscoping", per la sua complessità, è un tema al quale sono stati dedicati degli appositi siti web che ne trattano, in maniera approfondita, tutti gli aspetti tecnici.
A chi volesse approfondire questo tipo di fotografia consigliamo la consultazione di questi siti monotematici.
Ecco alcuni link:

www.digiscoping.co.uk
www.digiscopingukbirds.homestead.com
www.surfbirds.com/Features/digiscoping.html

 

Ringraziamenti
Si ringrazia Marco Fortunato per la collaborazione all’articolo.