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Aquila imperiale (aquila heliaca) ad Arenzano: l’avvistamento, le foto, il viaggio | Ad Arenzano un giovane di Aquila heliaca... | Liguriabirding

Ad Arenzano un giovane di Aquila heliaca...

Aquila imperiale ad Arenzano

9 OTTOBRE 2007
nella mailing list di EBN-Italia viene segnalato l’avvistamento di un’Aquila imperiale ad Arenzano (GE)

 

Il 9 ottobre 2007 Carla Rapetti e Rosangela Pedemonte, le due “sentinelle del Curlo”, si trovano ad Arenzano a scrutare il cielo, quando, nel tardo pomeriggio, la loro attenzione viene attratta da una coppia di Aquile reali, piuttosto distanti, in compagnia di un terzo individuo.
Ad Arenzano non è inusuale scorgere individui di aquila reale in transito, per cui, sul momento, le due osservatrici pensano ad un terzetto di aquile chrysaetos.

Ma ad una osservazione più accurata, inquadrando i tre grandi rapaci nei cannocchiali, Carla e Rosangela si rendono subito conto che qualcosa non torna...
L’individuo ha dimensioni ed aspetto da grande aquila ma, dal confronto con le reali, emergono differenze che, per le modalità dell’avvistamento, si possono osservare con una certa tranquillità.
L’individuo "misterioso", infatti, dà l’impressione d’essere in cerca di un luogo dove atterrare, ostacolato dalle due  reali che, invece, sembrano spingerlo fuori dai propri territori, seppure non attaccandolo direttamente


Note dal campo

La grande aquila, pure simile come dimensioni, presenta differenze nella struttura corporea,  nella silouette di volo ed ali quasi piatte nel volteggio.
Il becco è robusto ed il collo, in volo, appare più allungato.
Apprezzabili anche la macchia bianca sul groppone, la coda scura, la parte inferiore delle ali che mostra una colorazione bicolore, la parte superiore del corpo marroncino sabbia con evidenti gocciolature e la finestra chiara sulle primarie, sia superiormente che inferiormente.


  Carla Rapetti

 

 

E’ stato dopo il riscontro di queste importanti differenze che Carla e Rosangela si sono improvvisamente rese conto di avere a che fare con un visitatore estremamente raro: l’Aquila imperiale (Aquila heliaca) !
Nel frattempo viene avvisato Marcello Bottero che, già sulla via di casa, ritorna sul campo per condividere l’osservazione di questa specie particolare.

Il rapace è poi sparito alla vista, infilandosi in un canalone della val Lerone, alle spalle di Arenzano.
Non è stato possibile fotografare l’uccello ma, a fine osservazione, Luca Baghino, tempestivamente informato, ha stabilito contatti con ornitologi francesi del campo LPO di osservazione dei migratori di Fort de la Revére, per un riscontro dell’osservazione.

Ed ecco che è stato possibile seguire, almeno per un tratto, gli spostamenti di questo grande rapace.
Il 10 ottobre, infatti, l’esemplare è stato notato, nella nebbia, mentre transitava presso Courmes, nelle Alpi marittime francesi, da Gabriel Lopez, Gisèle Baudoin e Nicole Guyot.
Dopo due giorni, il 12 ottobre, l’aquila imperiale arriva a Gruissan, nell’Aude, vicino Narbonne e lì si ferma, pernottando sopra ad un albero.

 

 

La mattina del 13 viene scoperto da Dominique Clément, H. Picq, F. Morlon e T. Guillosson.
Ora, finalmente, il rapace si trova nella condizione di essere osservato e fotografato davvero comodamente.
Il piumaggio, ruggine chiaro, ed il colore di coda e becco, indicano trattarsi di un giovane del 1° anno.
Si scopre anche che l’esemplare è inanellato e l’anello indica un sito slovacco.


 

Brevi note sulla distribuzione


L’aquila imperiale nominale (Aquila heliaca) che, ricordiamo, è stata da non molto tempo separata definitivamente dalla molto simile aquila imperiale spagnola (Aquila adalberti), è un’aquila grande, potente e maestosa, solo di poco inferiore, come dimensioni medie, all’aquila reale (Aquila chrysaetos). Il suo areale di distribuzione parte da Ungheria, Slovacchia e si spinge ad Est fino alle ex Repubbliche sovietiche e al Pakistan mentre, per contro, la "spagnola" vive pressochè solo in Spagna.
E mentre la adalberti è quasi completamente residente, con movimenti quantomeno limitati, la heliaca è più migratrice ed erratica, tendendo a svernare verso le zone più orientali del suo areale (Pakistan e Asia in genere).
Qualche raro individuo, tuttavia, solitamente giovani in erratismo, si spinge verso Ovest: ricordo personalmente di aver potuto vedere un individuo svernante in Camargue.
L’individuo osservato ad Arenzano e poi in Francia, pertanto, si può considerare un "pioniere" alla ricerca di nuove terre e "predisposto" ad esplorare nuove vie di migrazione, come alcune suggestive teorie stanno suggerendo.
Si tratta comunque di un’osservazione di grande valore, sia per il soggetto, sia per la sua rarità. 

 Mauro Giorgini


Precedenti avvistamenti in Liguria

10 gennaio 1882 (Moltoni 1932) - Colle di Cadibona (SV)
maschio,  juv.

(fonte: Ornitologia Italiana  di P.Brichetti e G.Fracasso, Vol.1)

 


 


Un ringraziamento a:

  • Carla Rapetti per i dettagli dell’osservazione e la collaborazione.
  • David Bismuth di Ornithomedia per la gentile concessione dei link
  • Dominique Clément per le preziose informazioni sugli spostamenti francesi della Heliaca.
  • Hervé Picq per le foto pubblicate in questo articolo
  • Mauro Giorgini per le note sulla distribuzione.