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Il Treppiede: indispensabile gregario del nostro canocchiale

Il treppiede, o cavalletto, è un accessorio assolutamente indispensabile se si vuole utilizzare un cannocchiale.
In commercio esiste un’infinità di modelli, realizzati per le più diverse esigenze.
Si parte dai leggerissimi treppiedi tascabili per arrivare ai pesanti modelli progettati per sostenere apparecchiature cinematografiche professionali.

Qual’è, all’interno di quest’ampio spettro di possibilità, il modello ideale per il birdwatcher?

 

Com’è fatto un cavalletto "tipo"

La parte più importante è la cosiddetta Testa, alla quale, con un sistema d’attacco rapido, viene fissato il nostro cannocchiale.
La testa deve avere la possibilità di ruotare in tutte le direzioni e di essere bloccata in una posizione a piacimento.
Attraverso un sostegno verticale la testa è fissata al blocco delle gambe e, tramite un sistema a scorrimento bloccabile, ha anche la possibilità di essere alzata ed abbassata verticalmente.
Le gambe del cavalletto sono telescopiche, in genere a tre sezioni.

 

 

Le caratteristiche più importanti per l’utilizzo sul campo

Al nostro cavalletto si richiede, innanzitutto, di essere stabile, maneggevole e non troppo pesante.
In questo caso l’industria del settore ci viene in aiuto producendo, grazie alle leghe di alluminio o alle fibre di carbonio, sostegni sufficientemente robusti e dal peso mediamente non eccessivo.
(dobbiamo precisare, naturalmente, che quest’ultimo parametro è piuttosto soggettivo, in dipendenza della corporatura del birder e di quanta strada si percorre durante un’uscita sul campo…)

 

LE GAMBE


In genere le zampe telescopiche hanno una sezione tonda, che è quella che offre maggiore rigidezza a parità di spessore del materiale.
Grazie a sistemi veloci di fissaggio possiamo estenderle completamente in pochi secondi.

A proposito delle gambe bisogna sapere che non tutti i cavalletti, una volta aperti, sono di uguale altezza anche se, come anticipato poco sopra, esiste la possibilità di alzare ulteriormente la testa con un apposito movimento verticale.
Per esperienza riteniamo molto più stabile, specie in presenza di vento, un cavalletto che venga utilizzato con il blocco-testa completamente abbassato.
Per questo è importante che l’altezza del cavalletto aperto sia tale da far arrivare la piastra di fissaggio al livello del nostro collo.
In questo modo, come illustrato qui sotto, avremo il cannocchiale all’altezza dell’occhio, senza ricorrere all’innalzamento del blocco-testa.
 

 

Alcuni cavalletti sono forniti di un sistema di bracci orizzontali che hanno la funzione di collegare tra loro le zampe conferendo una maggiore stabilità.
Riteniamo che ciò sia utile solo nei cavalletti molto leggeri, mentre quelli che normalmente si utilizzano per il birdwatching ne sono sprovvisti perché si aumenterebbe solo la scomodità d’uso.

 

LA TESTA ROTANTE

 

Quest’ultima, come si è detto, svolge un ruolo di grande importanza, specie se si ha intenzione di dedicarsi al digiscoping ovvero la fotografia digitale attraverso il cannocchiale (>> vai alla sezione).
E’ fondamentale che il suo movimento sia quanto più possibile fluido, privo di scatti e bloccabile a piacimento in qualsiasi posizione.
Bisogna tenere conto del fatto che i costruttori più seri progettano teste differenziate per sopportare pesi differenti.
Una testa validissima per reggere la sola fotocamera potrebbe non esserlo altrettanto per ospitare un cannocchiale + una digicamera  con relativi accessori.
Questi costruttori dichiarano qual’è il peso per il quale la testa è progettata: occorre tenerne conto.

Esistono meccanismi differenti che controllano la rotazione della testa.
Fondamentalmente ne esistono di due tipi:
il modello "a sfera rotante" controllabile con un’unica maniglia a molla o con tre maniglie bloccabili singolarmente, ed il modello con sistemi di rotazione orizzontale/verticale separati e con frizioni regolabili.
Per l’osservazione ed il digiscoping riteniamo di dover sconsigliare le teste a sfera perché di scomodo utilizzo, mentre il secondo tipo è quello che, con una corretta regolazione delle frizioni, ci consente di seguire agevolmente l’animale muovendo il complesso testa-cannocchiale tramite l’apposita leva.

Il cannocchiale è collegato alla testa tramite un’apposita placca avvitata allo stesso e fissata, in modo estremamente rapido, con un semplice meccanismo a scatto.
Spesso esistono anche dei meccanismi di sicurezza che impediscono lo sgancio accidentale del cannocchiale dalla testa.

 

Accessori utili

 

Uno degli accessori più apprezzati dai birders è l’imbottitura morbida della prima sezione delle zampe.
Questa imbottitura ha la funzione di rendere meno disagevole il trasporto a spalla dell’attrezzatura nonché di fornire una protezione alle mani nude durante i mesi invernali quando, a causa delle temperature rugide, i tubolari di alluminio diventano ghiacciati al tatto.
I modelli più commercializzati per il birdwatching offrono "di serie" questa protezione anche se è facile realizzarne una, con un pò "di fai da te", utilizzando i canotti di gommapiuma usati per isolare le condutture dell’acqua.
Altro accessorio utile è la cinghia con spallaccio, utilizzata anch’essa per agevolare il trasporto durante gli spostamenti sul campo.

 

 

Consigli per gli acquisti

 

Le qualità che un buon cavalletto per il birdwatching e digiscoping deve possedere, evidenziate in quest’articolo, sono normalmente prese in carico dai costruttori più noti nel settore dei treppiedi.
Anche in questo caso affidarsi ad un buon marchio è una pratica saggia.
Ricordiamo di porre estrema attenzione nella scelta della testa orientandosi,  se abbiamo intenzione di dedicarci al digiscoping, verso i modelli a movimento fluido utilizzate per le riprese cinematografiche.