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Il Cannocchiale: potente estensione dei nostri occhi

Cosa bisogna sapere...

Il cannocchiale è uno strumento speciale, capace di amplificare in modo incredibile il piacere di fare birdwatching: la sua capacità di ingrandire il soggetto può sicuramente portarci ad affermare che "più grande è più bello".

Per quanto il nostro fido binocolo possa soddisfarci, infatti, il cannocchiale può rivelarci dettagli e sfumature cromatiche dell’animale inquadrato altrimenti poco apprezzabili.
Consideriamo che, mentre con il binocolo utilizziamo solitamente 7, 8 o 10 ingrandimenti, con il cannocchiale possiamo tranquillamente spingerci da un minimo di 20 sino ai 60 degli obiettivi zoom.
Questo ci permette non solo di apprezzare meglio soggetti ad una distanza media ma anche di identificare uccelli che si trovino a distanze proibitive per il binocolo.
Affiancando al binocolo un buon cannocchiale, quindi, saremo in grado di far fronte a tutte le situazioni, riuscendo ad osservare agevolmente uccelli che si trovino a piccola, media o grande distanza.

 


 

Fare birdwatching con questo strumento significa, quindi, fare un salto di qualità e, in un certo senso, cambiare il modo stesso di andare sul campo.
Molta più soddisfazione, dicevamo, ma anche più impegno fisico.
Il cannocchiale, di per sé, non è certo definibile come "attrezzo tascabile" e se si aggiunge che va usato obbligatoriamente con un buon cavalletto, si capisce che, dal punto di vista della nostra stessa mobilità in natura, tutto diventa un po’ più complicato.
Tuttavia i birdwatchers che si sono attrezzati affrontando questa (ingente) spesa sono ben lieti di pagare lo scotto di trascinarsi appresso questo congegno piuttosto impegnativo in cambio di avvistamenti qualitativamente molto appaganti.

 

COM’E’ FATTO

Il cannocchiale è costituito da un corpo principale e da un oculare che viene fissato sullo stesso, come avviene nelle classiche fotocamere reflex.

 


 

Il corpo ospita i meccanismi di messa a fuoco e si caratterizza, in genere, per un generoso diametro della lente frontale, che può variare dai 65 mm in su, sino ai 77 ed 80mm dei modelli più diffusi.
I grandi diametri sono necessari al fine di permettere l’ingresso a quantità di luce tali da mantenere la luminosità su buoni livelli, considerati gli alti ingrandimenti che sono in gioco.

L’oculare, abbinato al corpo del cannocchiale, ci fornisce l’ingrandimento richiesto.
Ad oculari diversi corrispondono differenti ingrandimenti ed i marchi più prestigiosi, in questo settore, offrono la possibilità di scegliere tra ottiche fisse (ad es: 20x, 32x ecc.) ed ottiche zoom (ad es: 20-60x).
Quest’ultimo tipo ci consente di poter disporre di tutti gli ingrandimenti intermedi tra la posizione grandangolo (20x) e quella tele (60x), semplicemente ruotando una ghiera.

Detto questo si potrebbe facilmente concludere che oculare ideale sia quello zoom, ma, come avviene per le fotocamere, se da una parte quest’ultimo è senz’altro più flessibile nell’uso è anche vero che, data la maggiore complicatezza costruttiva, lo zoom offre una qualità di visione inferiore rispetto ad un ottica fissa.
In sostanza un 30 ingrandimenti dello zoom sarà sempre qualitativamente inferiore al corrispondente fisso dello stesso marchio, oltre ad avere un angolo di campo inferiore, ovvero offrendo alla visione una minore porzione di territorio.
Sulla scelta di quale oculare comprare, fisso o zoom, il popolo dei birders si divide tra chi predilige la qualità e chi la flessibilità.
Naturalmente, se il portafoglio lo consente, nulla vieta di acquistare i vari tipi ed utilizzarli secondo le necessità.

 

LA SCELTA


Come nel caso del binocolo anche per il cannocchiale troviamo sul mercato una certa varietà di prodotti, anche se qui riscontriamo una maggiore difficoltà a reperire prodotti di fascia medio-alta.
Quasi tutte le vetrine dei negozi di ottica mostrano alla clientela una discreta scelta di cannocchiali a prezzi piuttosto accessibili che, dal nostro punto di vista, sono forse soddisfacenti per un uso generico ma meno adatti nel campo delle osservazioni ornitologiche.
Da questi si passa direttamente, con un notevole incremento di prezzo, alla fascia top del settore che annovera marchi come Leica, Swarovsky, Nikon ecc.

Anche per il cannocchiale dobbiamo ripetere quanto sottolineato a proposito della scelta del binocolo e consigliare, se la nostra è davvero una passione "forte", l’acquisto di un prodotto di punta.
I marchi leader, infatti, curano la progettazione e la realizzazione dei loro prodotti in modo tale da avere una qualità finale dell’immagine ed una durata nel tempo nettamente superiore ai prodotti di fascia medio-bassa.
Il trattamento delle lenti, la qualità dei materiali, l’impermeabilizzazione dello strumento garantiscono elevate prestazioni, con immagini nitide e pressoché esenti da distorsioni e dominanti cromatiche.
La qualità degli apparecchi a basso prezzo non regge il confronto con quella dei marchi più prestigiosi rendendo, in definitiva, un cattivo affare il loro acquisto per un uso ornitologico.
Il punto dolente dei marchi "top", come già sottolineato, sta nel prezzo che, per un cannocchiale nuovo, può superare i 1500 euro, ai quali bisogna aggiungerne qualche centinaio per un buon cavalletto.

 

Il nostro consiglio:
Procedere all’acquisto dopo aver "testato" abbondantemente la propria passione per il birdwatching ed aver provato sul campo, grazie ad amici birders, i modelli più diffusi.

 

LA MANUTENZIONE


Il cannocchiale è uno strumento di precisione che richiede di essere trattato con cura, soprattutto per quanto riguarda la pulizia delle lenti.
In genere al suo interno contiene dei gas inerti in pressione che hanno la funzione di evitare l’ingresso di particelle di polvere ed umidità che potrebbero comprometterne gravemente la qualità.
Per questo motivo il cannocchiale non teme particolarmente la pioggia quanto i graffi sulle lenti e gli urti.
Molti birders muniscono il proprio strumento di una sorta di "cappottino" imbottito che funge da protezione ai piccoli urti accidentali.

 

Il nostro consiglio:

Porre sempre estrema attenzione quando si posiziona il cavalletto sul terreno.
La posizione deve essere ben stabile, con asse verticale e "gambe" completamente aperte.
La fretta di osservare qualcosa e la presenza di vento possono provocare rovinose cadute della nostra preziosa attrezzatura!