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birdwatching in Liguria, osservazione e riconoscimento degli uccelli avvistamenti hot spots racconti emozioni | 19 febbraio 2019 | Liguriabirding

19 febbraio 2019

ITINERARIO 4


Da Castillo Beach Bungalows a Tindaya Plain, Oliva Fens.


Bella giornata con solita escursione termica. Si passa dai 10-11°C al mattino per arrivare a 22-23°C nelle ore centrali.

Andiamo diretti a Tindaya Plain per aumentare le possibilità di vedere due delle specie più interessanti di Fuerteventura.
La piana è impressionante: una vasta distesa di terra vulcanica e sabbia con arbusti sparsi e tracce di strade sterrate che apparentemente non portano a niente.
Capiamo che è la zona giusta perché ci sono dei cartelli chi invitano le persone a non scendere dalla macchina per non spaventare gli animali.


Un po’ più avanti rispetto a noi notiamo un’auto ferma, per fortuna nessuno è sceso.
Notiamo un movimento rapido al suolo, un CORRIONE BIONDO (Cursorius cursor) si sposta velocemente in prossimità della nostra macchina.
Abbiamo l’occasione finalmente di vederlo molto bene e di fotografarlo.
Ce ne sono almeno 5 o 6: un incontro davvero spettacolare!


Poco dopo eccola, l’UBARA (Chlamydotis undulata)!
Non è certo un piccolo animale, ma è estremamente mimetico e rimaneva nascosta da una bassa vegetazione.
Il tempo si ferma.
Restiamo in silenzio all’interno della vettura a goderci lo spettacolo.
 


Quando il sole si fa più alto e il caldo aumenta, gli uccelli sembrano sparire e decidiamo di andare a vedere le scogliere di fronte a noi.
 


Ci sono dei ruderi e sopra di essi avvistiamo un bel TROMBETTIERE.
Nella piana sono presenti anche dei CORVI IMPERIALI.


Presenti anche qui le PISPOLE DI BERTHELOT e su un cespuglio notiamo un’AVERLA MAGGIORE.
In effetti la strada porta fino a una strana abitazione…il wc si trova all’aperto…vista mare, protetto da una paratia solo lato isola!
In effetti il panorama è stupendo, non ci sono altre abitazioni…un gabinetto all’aperto ci può anche stare…
 


Proseguiamo il viaggio e decidiamo di percorrere una sterrata che da Tindaya porta a Oliva Fens.
Anche qui il paesaggio non scherza, sabbia compatta erosa dagli agenti atmosferici fino a formare dei mini canyons, altezza uomo, che percorriamo notando stratificazioni e giochi di luce.

 


Arriviamo a La Oliva, che deve il suo nome alla presenza di olivi silvestri nel suo territorio.
C’è una chiesa del 1711 davvero graziosa, bianca, con una torre costruita con pietre nere di origine lavica che crea un piacevole contrasto.
In questo municipio, Corralejo, si trovano due parchi naturali, il Parco Naturale di Corralejo, con le incredibili dune, e il parco naturale dell’isola di Lobos.
Non abbiamo in programma di andare sull’isoletta, ma sicuramente nei prossimi giorni visiteremo il parco delle dune.
Dietro il municipio di Oliva, chiamato la Casa de los Coroneles, Casa dei Colonelli, in quanto residenza per 150 anni dei governatori militari di Fuerteventura, un’apparente piramide svetta imponente, è la montagna del Fronton.


Mentre torniamo verso la nostra “base” prendiamo un assaggio del Parco delle Dune, la parte sud, ormai in ombra.
È uno dei posti più turistici di Fuerteventura, anche se a febbraio fortunatamente ci sono poche persone.
 

Vediamo delle meravigliose piantine che crescono sulla sabbia…sapremo domani cosa guardare e cosa cercare su queste grandi dune di sabbia intervallate da qualche roccia vulcanica.
 

Video

19 febbraio

da Castillo Beach a Tindaya

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