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Toscana 2013

 

 

 

 

 

TOSCANA

28-30 DICEMBRE 2013

 

 
 

TOSCANA 2013
...ritorno alle oasi...

 

 

Un viaggio di
Ennio Critelli, Gabriella Motta, Marco Bonifacino, Gianmarco Accinelli
Luciana Norfo, Marco Esposito, Giuseppe Zanolo

 

 


testo di Ennio Critelli 
foto di G.Motta, M.Bonifacino, L.Norfo, GM.Accinelli, M.Espostito, G.Zanolo

video di E. Critelli
grafica di Ennio Critelli

 

 

 

 

 

 

foto GM.Accinelli 

 

 

 

 

C’è una meta, nei nostri viaggi italiani, che non ci stanca mai e che, periodicamente, ci piace rivisitare: la Toscana.
Nel dicembre 2013, pertanto, complice il fatto che qualcuno dei nuovi amici birdwatchers non aveva mai visitato le mete principali per il BW in questa regione, abbiamo deciso di partire, nei giorni di vacanza a cavallo tra Natale e Capodanno, per ritornare nelle più belle oasi naturalistiche della Toscana.

Per ottimizzare il viaggio, in relazione alla posizione geografica dei luoghi che intendevamo visitare, abbiamo suddiviso le giornate in due "blocchi", con relativi "campi base", uno ad Albinia, in provincia di Grosseto, e l’altro a San Vincenzo, in provincia di Livorno.
Nella mappa qui sopra sono indicate da pallini rossi tutte le zone che abbiamo visitato e da pallini blu le due località d’appoggio.

 


 

 

La partenza

 

 

 

 

 

 

Il pomeriggio del giorno 27 è stato unicamente dedicato al trasferimento da Genova ad Albinia.
Al tramonto, lungo l’autostrada, non ci facciamo sfuggire la bellezza cangiante di un tramonto incendiario.


foto di GM.Accinelli (sinistra) e M.Esposito (destra)

 

Ad Albinia, località particolarmente strategica per le mete che ci attendevano il giorno dopo, abbiamo prenotato un pernottamento presso l’albergo"da Renato".


L’albergo, confortevole, è dotato di un buon ristorante e vi consumiamo un’ottima cena.
GianMarco, il birdwatcher che nasconde una cantina enologica all’interno dello zaino, ci consiglia sui vini.

Ci rilassiamo volentieri: domattina, a poco più di un chilometro da qui, inizieremo le osservazioni!

 

  GianMarco "Acci", indiscusso sommelier del gruppo (foto M.Esposito)    

 


 

 

Stagni di Albinia
28-12-2013
 


 

 

 

 

La metà principale della giornata è l’Oasi di Orbetello ma, considerato che la stessa non apre prima delle 9:30, ci siamo preparati una meta utile a sfruttare la prima parte della mattinata: gli stagni di Albinia.
Dopo un’abbondante colazione ci facciamo preparare, presso il bar dell’albergo, i panini che consumeremo per il pranzo all’interno dell’Oasi, dopodichè,  in un soffio, raggiungiamo gli stagni.
Si tratta di una zona acquitrinosa che, in inverno, può offrire,
a seconda del livello di allagamento, tutta una serie diversa di anatre o limicoli.
La vegetazione palustre, piuttosto bassa ma fitta, offre riparo e possibilità di caccia a molti passeriformi.

Per la verità oggi la zona non sembra offrire molto dal punto di vista ornitologico, ma il paesaggio, la luce e la tranquillità della zona servono comunque a "scaldare " le attrezzature iniziando gradevolmente la nostra vacanza toscana.
 


Veduta della palude   (foto G.Motta)    

 

La temperatura mite e la bassa vegetazione consentono di osservare la zona a 360 gradi ed i fotografi ne approfittano per tentare di catturare i numerosi voli di piccoli uccelli.

 

  Tutti gli obbiettivi puntati su un piccolo passeriforme... (foto L.Norfo)

 

 ...un Forapaglie castagnolo! (foto M.Bonifacino)  

 

Osserviamo a più riprese voli di Fringuelli, Pispole, Migliarini di palude e Cardellini.
Sulle canne passa radente un Falco di palude, mentre dall’acqua fa capolino uno Svasso piccolo.

Vediamo un paio di Forapaglie castagnoli, piuttosto elusivi.
Molto più esposti e quindi facili da vedere, invece, numerosi
Beccamoschini.

Presente qualche Passera scopaiola.

 

 

 

 gli ambienti video di Ennio Critelli

 

   un’altra veduta della zona (foto M.Esposito)

 

  si continua l’esplorazione in attesa di trasferirsi all’Oasi di Orbetello (foto G.Motta

 

In men che non si dica si fa l’ora di procedere verso la vera meta della giornata che, dagli stagni presso i quali ci troviamo, dista poco più di un paio di chilometri.

 


 

 

OASI DI
ORBETELLO