La seconda tappa del viaggio è la più probitiva, visto che ci porterà nel nord, a Husavik, dopo quasi 600km di macchina e diverse attrazioni presso cui fermarsi lungo il tragitto.
Anche una delle più povere dal punto di vista delle osservazioni, oltre ai soliti Tordi sassello, Cigni selvatici, Oche selvatiche e Corvi imperiali.
Il culmine è però la vista di una delle mie specie preferite, preannunciata dal suo caratteristico verso che mai avevo udito (la specie l’avevo osservata una sola volta in Giappone): nel mare di fronte a Hofsos, si sta alimentando con continue immersioni un nutrito gruppetto di una ventina di Morette codone (Clangula hyemalis).
Morette codone
La Moretta codona è svernante in numeri cospicui, nidificante più contenuta: d’inverno la si trova lungo la costa, spesso lontano da riva, mentre si riproduce nei numerosi laghi dell’entroterra islandese. Insieme alle morette anche gli immancabili Edredoni.
La giornata termina, ormai a buio, a Husavik, un tipico villaggio di pescatori capitale islandese del whale watching.
Edredone