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Hokkaido - 5° giorno

Rausu - Utoro

 

Passata la sbornia dovuta ad un enorme lifer, il mattino dopo è già tempo di Aquile.

Rausu, ci dice la guida, che incredibilmente parla un buon inglese, ormai vive di turismo naturalistico, in inverno dovuto alle Aquile di mare, in estate al whalewatching che, date le pessime abitudini giapponesi in materia, suona un po’ come un controsenso.

Saliamo così su un’imbarcazione che salpa in mezzo al pack arrivato fin dentro al porto e ci porta a qualche miglia di distanza dalla costa, dove il pack (o drift ice detto all’inglese) è molto più abbondante e spesso.

 

 

Meraviglia: sul pack troviamo centinaia di Aquile di mare di Steller e Aquile coda bianca, oltre a numerosi Gabbiani dorsoardesia e Gabbiani codanera (Larus crassirostris).

Dalla barca viene lanciato sul pack del pesce, poco appetito dalle Aquile ma molto apprezzato dai gabbiani, dai Corvi beccogrosso e da qualche Cornacchia nera (Corvus corone orientalis) spintasi fino al largo.

La cosa mi fa storcere un po’ il naso, ma la guida mi fa notare la presenza di numerosi esemplari giovani, sia di Steller sia di coda bianca, spiegandomi contenta che questo testimonia il recupero delle due specie, oltre a sottolineare il fatto che il cibo viene somministrato per un periodo limitato dell’anno (e, aggiungo, in quantità del tutto irrisorie rispetto al numero di esemplari presenti).

A quanto intuisco dalla risposta non sono il primo a sollevare qualche perplessità anche se, va detto, lo spettacolo a cui si assiste ripaga ampiamente ogni dubbio.

La guida, squisita nella sua gentilezza tipicamente giapponese, ci dice anche che quelli sono gli ultimi giorni in cui si possono vedere esemplari adulti di Aquila di Steller: ben presto raggiungeranno la Kamchatka per nidificare, lasciando indietro gli immaturi, che invece si sposteranno verso nord ad aprile.

Anche molte delle Aquile coda bianca osservate sono destinate a raggiungere la Russia per nidificare, ma un numero, in crescita, di esemplari è stanziale in Hokkaido.

 

 

In tutto questo, un maschio di Moretta codona (Clangula hyemalis) sfreccia a prua della barca.

A proposito di anatidi, la costa di Rausu, come quella di tutto il Giappone, ne abbonda.

A pochi passi dal porto, premesso che la Moretta codona è, detta alla buona, “tanta roba”, faccio una delle osservazioni che aspettavo con ansia: un piccolo stormo di Moretta arlecchino (Histrionicus histrionicus).

Mentre la codona è svernante, l’arlecchino è forte anche di una popolazione stanziale, che si spinge anche più a sud di Hokkaido fino alla parte nord di Honshu.

In mare ogni tanto si mischiano ad alcune Morette grigie (Aythya marila), mentre fanno il loro arrivo in volo quattro Smerghi minori (Mergus serrator) di cui a momenti non mi accorgevo quasi, rapito com’ero dalla bellezza del maschio della Moretta arlecchino, purtroppo controluce.
Presenti anche due cormorani pelagici (Phalacrocorax pelagicus)

Nemmeno il tempo di metabolizzare l’ennesimo lifer che, alla foce del piccolo fiume di Rausu, scorgo quattro placidi Cigni selvatici (Cygnus cygnus)....così è troppo!

Decidiamo quindi di andare a visitare il Rausu Nature Centre, pochi chilometri fuori città, una sorta di museo-centro visitatori che illustra la variegata fauna locale, con, tra l’altro, simpatici pupazzi raffiguranti le principali attrazioni del luogo (Aquila di Steller, Gufo di Blakiston, cucciolo di foca) e che ne riproducono esattamente il peso.

Inutile dire che, sollevata l’Aquila di Steller, il dubbio di come faccia a volare mi pervade tutt’ora...

La giornata finisce a Utoro, dalla parte opposta delle penisola di Shiretoko, dove è previsto l’alloggiamento notturno in un bellissimo hotel vista mare di Okhotsk, completamente invaso dal pack.

 

 

Qui faccio in tempo a fare l’ultimo avvistamento di giornata, una coppia di Quattrocchi (Bucephala clangula), nell’unica porzione di mare non invasa dal ghiaccio, in prossimità, nuovamente, dello scarico di acque termali.

 

Aquila di mare di Steller

Aquila di mare di Steller

cormorani pelagici (Phalacrocorax pelagicus)

cormorani pelagici (Phalacrocorax pelagicus)

Moretta arlecchino (Histrionicus histrionicus)

Moretta arlecchino (Histrionicus histrionicus)

Moretta codona (Clangula hyemalis)

Moretta codona (Clangula hyemalis)

Smerghi minori (Mergus serrator)

Smerghi minori (Mergus serrator)

Cigno selvatico (Cygnus cygnus)

Cigno selvatico (Cygnus cygnus)

Quattrocchi (Bucephala clangula)

Quattrocchi (Bucephala clangula)

Lago ghiacciato di Furen

Lago ghiacciato di Furen

al largo di Rausu

al largo di Rausu

la nostra colazione

la nostra colazione

torrente Aranu

torrente Aranu