Siamo davvero impazienti di iniziare la visita di una delle più importanti, storiche aree naturalistiche italiane.
Lasciatici alle spalle il Centro Visite, un largo sentiero ci porta verso la costa, attraversando campi pianeggianti e grandi siepi.
Ma siamo ancora distanti, per cui puntiamo decisamente al margine della laguna dove una lunga teoria di capanni permette avvistamenti eccezionali.
...un bel "movimento" di limicoli... (foto M.Esposito)
I capanni sono tutti spaziosi e ben tenuti e, dal loro interno...è tutta un’altra vita!
...tutti al lavoro! (foto M.Esposito)
Nei capanni riusciamo a stare tutti e sette, anche posizionando i cannocchiali con relativi treppiedi.
volo di pavoncelle (foto G.Zanolo)
Volpoche al pascolo (foto G.Motta)
Totani mori (foto G.Zanolo)
Uno dopo l’altro visitiamo tutti i capanni che, a seconda della profondità dell’acqua prospiciente, offrono la possibilità di osservare uccelli diversi.
Mestoloni, maschi e femmine, a riposo (foto G.Motta)
volo di Avocette (foto GM.Accinelli) ...ancora Avocette, pura espressione di eleganza... (foto G.Zanolo)
l’attacco! (foto Zanolo-Accinelli)
Uno degli spettacoli indimenticabili che l’oasi ci ha offerto è stato l’attacco di un Falco pellegrino ai limicoli che stazionavano proprio davanti al capanno in cui ci trovavamo.
Piovanelli pancianera (foto G.Zanolo) Anche i "pancianera", così come le Pavoncelle, vengono fatte oggetto delle attenzioni predatorie (senza successo) del Pellegrino. Altri ospiti: Gheppio in Spirito Santo e Svasso maggiore (foto G.Zanolo)
Più tardi osserviamo, senza riuscire a documentarlo, il passaggio di un bellissimo Falco pescatore che, dopo aver catturato un pesce enorme, fa perdere le sue tracce. Al ritorno, presso il parcheggio dell’Oasi, mentre stiamo per riporre le attrezzature, Orbetello ci riserva un’altra sorpresa. Uno stormo di uccelli neri, arrivati chissà da dove, ci coglie di sorpresa posandosi sul tetto di un capannone, a pochi metri da noi! Si tratta di un incredibile stormo di Ibis eremita, specie estinta in Europa ormai dal 1600, facenti parte un progetto internazionale di reintroduzione. Gli uccelli, partiti dall’Austria, hanno raggiunto la Toscana per passarvi l’inverno. Per maggiori dettagli si veda QUI.
Ibis eremita (foto G.Zanolo)
Si tratta di un uccello magari non proprio...bellissimo, nel senso classico del termine che, tuttavia, ha un suo fascino particolare, un’eleganza da uccello antico. Gli individui posati sul tetto non mostrano nessun timore nei nostri confronti e, anzi, sono chiaramente incuriositi dalla nostra presenza e dal nostro darci da fare con le attrezzature fotografiche. In piedi contro il capannone io ed un esemplare di Ibis ci guardiamo a lungo con evidente curiosità.
tutti stregati dagli Ibis eremiti (foto L.Norfo)
un altro fiero esemplare (foto G.Motta)
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