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1° e 2° Giorno

 

1° GIORNO

Parco Nazionale di Tingvellir
Geyser
Cascate di Seljalandsfoss e Skogarfo
ss

 
In questo Parco l’acqua non manca!
Le cascate sono maestose, il fragore dell’acqua che precipita è impressionante: qui l’acqua nebulizzata si solleva per poi ricadere impercettibilmente sulle rocce.
Forza incontenibile e delicatezza, racchiuse all’interno di un’unica molecola chiamata acqua.
Acqua che viene espulsa con forza dal sottosuolo, sottoforma di geiser, a Geyser, dal colore blu intenso, trasparente, limpida, ma intoccabile perché resa bollente dal calore della terra.
Ma sono  soprattutto le cascate di Seljalandsfoss e Skogarfoss, lungo la strada principale che ci porta verso Vik, a meravigliarmi ancora di più.
Qui a distanza dal mare di qualche km, sulle pareti verticali dove si sviluppano le cascate, centinaia di FULMARI (Fulmarus glacialis), hanno trovato il luogo adatto dove nidificare.

 

 

2° GIORNO

Promontorio di Dyrholaey

 

 

Si capisce subito perché il promontorio di Dyrholaey viene considerato un santuario per gli uccelli marini. Già la strada sterrata che porta al promontorio ci permette di osservare decine di STERNE CODALUNGA (Sterna paradisea), PISPOLE (Anthus pratensis), CHIURLI PICCOLI (Numenius phaeopus), PIVIERI DORATI (Pluvialis apricaria), STERCORARI MAGGIORI (Stercorarius skua). Ma non appena arriviamo sul promontorio, (in realtà prendiamo una strada che devia a sinistra e che ci permette di vedere il promontorio alla nostra destra), sono le PULCINELLA DI MARE (Fratercula arctica) (foto qui sotto) a rubare a tutti la scena.

 



Con i loro becchi arcobaleno che contrastano con il bianco e nero del piumaggio, con la loro grazia ed agilità, riescono a rapirti per ore, lasciandoti indifferente alle raffiche di vento e alla pioggia. Questi splendidi uccelli possono vedersi già al parcheggio, ma se il mare lo permette, merita fare un salto sulla spiaggia, nera, e guardare tra i basalti, altrettanto scuri. Qui spiccano i FULMARI (Fulmarus glacialis)  (foto sotto), a pochi metri da terra, mentre le isolette e le falesie del promontorio ospitano anche altre specie di uccelli marini, difficilmente identificabili dalle pessime condizioni climatiche (cambiate nel giro di pochi minuti).
 



Sugli scogli che affiorano dal mare, i MUGNAIACCI (Larus marinus), sembrano attendere l’occasione buona per procurarsi un po’ di cibo. Presenti nel Parco anche gli ZAFFERANI (Larus fuscus), i GABBIANI COMUNI (Larus melanocephalus), e le GAVINE (Larus canus)

 

 

Laguna Glaciale Jokulsarlon

 

 

La Laguna Glaciale Jokulsarlon si sviluppa dal ghiacciaio Vatnajokull, il ghiacciaio più grande d’Europa (8.300 kmq).

Le sue immense lingue glaciali si spingono fino a valle, e ci sono diverse sterrate, praticabili anche con macchine non 4x4, che ti portano così vicino, da permetterti di prendere tra le mani piccoli pezzi ghiaccio arenati a riva. 
 

 

In questa laguna poco conosciuta (Breidarlon), nuotano tranquillamente due STROLAGHE MINORI (Gavia stellata), mentre uno STERCORARIO MAGGIORE (Stercorarius skua) (qui sotto) sembra tenere d’occhio la nostra auto!

 

 

Ma è nella zona più turistica che si vedono migliaia di STERNE CODALUNGA (Sterna paradisea), (sotto a sinistra) mentre un gruppetto di EDREDONI (Somateria mollissima) galleggia beatamente nelle gelide acque di fusione del ghiacciaio.
Tra le rocce della riva noto un movimento, guardo meglio e vedo un bellissimo maschietto di ZIGOLO DELLE NEVI (Plectrophenax nivalis), e poi un altro, mentre un po’ più in la c’è uno stupendo PIOVANELLO VIOLETTO (Calidris marittima) (sotto a destra). 
Presenti nel parcheggio le PASSERE OLTREMONTANE (Passer domesticus), non comuni qui in Islanda,  intente a raccogliere le briciole dei turisti.