Il tassista-tipo locale alle prese con le (strane) esigenze del birder nostrano passa attraverso diverse fasi. All'inizio c'è parecchia perplessità, perché per loro non è facile comprendere la nostra voglia di correre appresso ad improbabili uccelletti, richiedendo improvvise e continue fermate nonché cambi di programma. Ma una volta contagiati dal nostro entusiasmo scatta la (non richiesta) voglia di aiutarci. Assistiamo così a scene del genere: Nel bel mezzo del nulla il nostro driver inchioda e si mette a strombazzare in direzione di una jeep che sta imboccando una pista. Scende, e così fanno i due beduini dell'altro mezzo, alquanto perplessi. Noi siamo piuttosto allarmati per la repentina fermata: che succede ora? c'è qualche problema? s'è rotto qualcosa? No, non c'è nessun problema, intuiamo dopo un pò: gli sta solo chiedendo se sanno dove sono gli uccelli (!!!)
Altra situazione: Ci stiamo beando, attraverso i binocoli puntati dai finestrini del taxi, di un magnifico Falco pescatore, con relativo grosso pesce tra gli artigli, posato sul bagnasciuga a pochi metri da noi. Improvvisamente nei binocoli compare la schiena del nostro autista che, con atteggiamento predatorio da gatto Silvestro, ballonzola deciso in direzione del rapace.
Nel suo cervello si agitano due opzioni: Opzione 1: il falco, "intrappolato" dalla sua stessa grossa preda non fugge e si lascia catturare per la nostra presunta gioia. Opzione 2: il falco, spaventato, molla la presa e lascia sulla battigia un grosso e succulento pesce.
Ovviamente il rapace decolla rapidamente con il suo carico, ma la faccia soddisfatta del tassista sembra dirci: "Ragazzi, poteva funzionare!"
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