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Oasi di Orbetello | Oasi di Orbetello | Liguriabirding

Oasi di Orbetello

 

 

 

 

TOSCANA

28-30 DICEMBRE 2013

 

 
 

TOSCANA 2013
...ritorno alle oasi...

 

 

Un viaggio di
Ennio Critelli, Gabriella Motta, Marco Bonifacino, Gianmarco Accinelli
Luciana Norfo, Marco Esposito, Giuseppe Zanolo

 

 


testo di Ennio Critelli 
foto di G.Motta, M.Bonifacino, L.Norfo, GM.Accinelli, M.Espostito, G.Zanolo

video di E. Critelli
grafica di Ennio Critelli

 

 

 

 

 

 

foto GianMarco Accinelli

 

 

 

Oasi di Orbetello
28-12-2013
 


 

 

 

 

Siamo davvero impazienti di iniziare la visita di una delle più importanti, storiche aree naturalistiche italiane.
Le condizioni meteo sembrano volerci favorire, dissipando i timori che interminabili giornate di cattivo tempo avevano fatto sorgere nei giorni immediatamente precedenti la partenza.
Il percorso inizia dal Centro Visite dove paghiamo un biglietto il cui costo vale assolutamente la bellezza e la ricchezza dell’Oasi, mentre i soci WWF entrano gratis.

 

 
la visita prevede un lungo tour dei capanni   (foto M.Esposito)    

 

Lasciatici alle spalle il Centro Visite, un largo sentiero ci porta verso la costa, attraversando campi pianeggianti e grandi siepi.
Saliamo su un’altana che ci consente di dare una sbinocolata tutt’intorno.
In qualche chiaro iniziamo già a vedere piccoli gruppi di anatre e, più a distanza, possiamo scorgere l’inconfondibile rosa dei
Fenicotteri.

 

 

 

uno sguardo dall’altana

 

 video di Ennio Critelli

 

 

Ma siamo ancora distanti, per cui puntiamo decisamente al margine della laguna dove una lunga teoria di capanni permette avvistamenti eccezionali.
Lungo il percorso intercettiamo
Saltimpali, Tordi bottacci, Beccamoschini e Migliarini di palude.
 

 

...un bel "movimento" di limicoli...  (foto M.Esposito)

 

I capanni sono tutti spaziosi e ben tenuti e, dal loro interno...è tutta un’altra vita!
Gli uccelli si possono comodamente osservare e fotografare senza il timore di disturbarli e ci mettiamo subito all’opera su
vari assembramenti di Limicoli.
Notiamo, tra questi, numerose Pavoncelle, Piovanelli pancianera, Totani mori, Avocette, Beccaccini, Pittime reali e Pettegole.
Ora ci sentiamo davvero nel nostro ambiente naturale!

 

 ...tutti al lavoro!   (foto M.Esposito)  

 

Nei capanni riusciamo a stare tutti e sette, anche posizionando i cannocchiali con relativi treppiedi.

 

 

   volo di pavoncelle   (foto G.Zanolo)

 

 

  Volpoche al pascolo  (foto G.Motta)    

 

    Totani mori (foto G.Zanolo)     

 

Uno dopo l’altro visitiamo tutti i capanni che, a seconda della profondità dell’acqua prospiciente, offrono la possibilità di osservare uccelli diversi.
Oltre ai limicoli sopracitati
possiamo osservare: Spatola, Fenicotteri, Germani reali, Fischioni e Codoni.
Il Martin pescatore sfreccia più volte davanti ai capanni ed il Beccapesci ci sorvola con eleganza.

 

  Mestoloni, maschi e femmine, a riposo (foto G.Motta)    


 

  volo di Avocette (foto GM.Accinelli


 

...ancora Avocette, pura espressione di eleganza...     (foto G.Zanolo)  

 

  l’attacco! (foto Zanolo-Accinelli)

 

Uno degli spettacoli indimenticabili che l’oasi ci ha offerto è stato l’attacco di un Falco pellegrino ai limicoli che stazionavano proprio davanti al capanno in cui ci trovavamo.
I ripetuti passaggi del rapace, visibile in alto a sinistra nella foto, e a destra nell’ingrandimento, hanno generato lo scompiglio più totale e l’involo di tutti i limicoli che tranquillamente pasturavano nell’acqua bassa.
Veder partire tutte assieme le Avocette, con quel ritmico alternarsi di bianco e nero delle ali, è davvero uno spettacolo degno dei migliori documentari naturalistici. L’alternanza di colore delle ali, tuttavia, deve essere stata molto meno piacevole per il Pellegrino che, evidentemente disorientato, non è riuscito nei sui ripetuti tentativi di catturare una preda.

 

      Piovanelli pancianera  (foto G.Zanolo
 

Anche i "pancianera", così come le Pavoncelle, vengono fatte oggetto delle attenzioni predatorie (senza successo) del Pellegrino.
Ne approfittiamo per goderci lo spettacolo, che prevede, tra l’altro, anche qualche inseguimento uno contro uno, ovvero la disputa tra il Pellegrino ed individui rimasti isolati dallo stormo.
Le evoluzioni estreme e spericolate della possibile vittima che tenta di sottrarsi alla cattura, e le altrettanto acrobatiche manovre del rapace per intercettare il fuggitivo sono qualcosa che, da sole, valgono il viaggio.

 

  Altri ospiti: Gheppio in Spirito Santo e Svasso maggiore   (foto G.Zanolo)

 

Più tardi osserviamo, senza riuscire a documentarlo, il passaggio di un bellissimo Falco pescatore che, dopo aver catturato un pesce enorme, fa perdere le sue tracce.


Al ritorno, presso il parcheggio dell’Oasi, mentre stiamo per riporre le attrezzature, Orbetello ci riserva un’altra sorpresa.

Uno stormo di uccelli neri, arrivati chissà da dove, ci coglie di sorpresa posandosi sul tetto di un capannone, a pochi metri da noi!

Si tratta di un incredibile stormo di Ibis eremita, specie estinta in Europa ormai dal 1600, facenti parte un progetto internazionale di reintroduzione.
Dopo alterne vicende, compresi numerosi episodi di bracconaggio, sembra che, finalmente, il progetto inizi a dare i suoi frutti.

Gli uccelli, partiti dall’Austria, hanno raggiunto la Toscana per passarvi l’inverno.

Per maggiori dettagli si veda QUI.

 

      Ibis eremita     (foto G.Zanolo)      

 

Si tratta di un uccello magari non proprio...bellissimo, nel senso classico del termine che, tuttavia, ha un suo fascino particolare, un’eleganza da uccello antico.

Gli individui posati sul tetto non mostrano nessun timore nei nostri confronti e, anzi, sono chiaramente incuriositi dalla nostra presenza e dal nostro darci da fare con le attrezzature fotografiche.

In piedi contro il capannone io ed un esemplare di Ibis ci guardiamo a lungo con evidente curiosità.

 

 

  tutti stregati dagli Ibis eremiti   (foto L.Norfo)

 

  un altro fiero esemplare   (foto G.Motta)


 

 

 


LAGUNA DI ORBETELLO

 

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