Il progetto MORUS nasce da un’idea del toscano Alessio Quaglierini, grande appassionato di osservazioni marine, su ispirazione di analoghe esperienze sviluppatesi in altri paesi europei, come Spagna e Francia.
Si tratta di effettuare, lungo le coste italiane ed in giorni prestabiliti, una serie di rilevamenti delle presenze ornitiche tipicamente marine, con particolare attenzione alla SULA (Morus bassanus, raffigurata nel logo del progetto) ed agli uccelli appartenenti agli Stercoraridi.
Lo scopo è quello di raccogliere una grande quantità di dati, al fine di migliorare la comprensione delle dinamiche circa la presenza ed i movimenti migratori di queste specie nei nostri mari.
In passato sono già stati raccolti dati a livello locale ma mancava un progetto di così ampio respiro.
Dopo la positiva esperienza nel 2009 e nel 2010 si è deciso di proseguire con i monitoraggi anche nel corso del 2011 mantenendo, per quanto riguarda la Liguria, i medesimi siti di osservazione.
I punti di rilevamento in Liguria
BO= Capo Ampelio, Bordighera (IM)
ME= Capo Mele, Andora (SV)
NO= Capo Noli, Noli (SV)
AR= Arenzano (GE)
CH= Punta Chiappa, Camogli (GE)
MA= Punta Manara, Sestri Levante (GE)
SP= Punta Montenero (SP)
|
MORUS ANNO TERZO
A marzo sono stati coperti 35 siti in 8 regioni da parte di 67 rilevatori (nel 2010 avevamo coperto 45 siti in 11 regioni con 90 rilevatori), a maggio 25 siti in 7 regioni da parte di 50 rilevatori (nel 2010 coperti 34 siti in 9 regioni con 62 rilevatori). Un calo vistoso nella partecipazione, dovuto solo in parte alla sovrapposizione di altri progetti e/o iniziative. In alcune regioni sembra essersi affievolito l’entusiasmo iniziale nei confronti del progetto. Starà a tutti noi farlo ripartire, con aggiustamenti logistici e organizzativi ma soprattutto con la divulgazione dei pregevoli risultati finora conseguiti. Proprio i risultati devono rappresentare il punto fermo del progetto MORUS. Sono quelli che rimarranno, che verranno elaborati e che ci permetteranno di dare risposta ai molti quesiti sorti da quando abbiamo iniziato il nostro cammino. Anche nei primi due monitoraggi del 2011 abbiamo conseguito risultati eccezionali, non solo per la “scoperta” di vere e proprie rarità, ma soprattutto per la conferma di ipotesi di studio sulla fenologia di alcune specie target. In alcuni casi ci sarà da riscrivere la fenologia locale di specie come Berta maggiore, Berta minore, Sula, Stercorario mezzano. E non siamo che all’inizio…..
Per questo ci piace vedere il bicchiere mezzo pieno e guardare al futuro. Un futuro fatto di
partecipazione che deve conciliare l’aspetto scientifico con quello ludico. Un futuro in cui si dovranno consolidare i gruppi, premiare i nostri sforzi e affermare i risultati ottenuti. Un futuro in cui ci dovrà essere una maggiore sinergia tra i gruppi e i rilevatori che partecipano al progetto. Un futuro in cui – soprattutto – si dovrà permettere la reale condivisione delle esperienze e delle emozioni.
In questo momento – più che mai – ci sembra appropriato l’ormai “classico” augurio “nel becco della Sula” unito a un “rimbocchiamoci le maniche”…. (tratto dal Bollettino n° 5)
Per il risultati si rimanda alla pagina seguente:
|