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Mamma!!!...li Turchi!!!

10 - Mamma!!!...li turchi!!!

Tornando in albergo passiamo accanto al metal detector ed ai poliziotti che stazionano nella hall dopo gli attacchi terroristici dell'estate scorsa.
Anche gli ingressi secondari sono presidiati da guardiani armati, ma intuisci che se qualcuno volesse davvero entrare nel perimetro dell'albergo sarebbe difficile impedirglielo...
E' impossibile non pensare, almeno per un momento, a quanto è accaduto senza provare un piccolo brivido.

Gli incubi peggiori prendono forma verso le 2 di notte…

IL silenzio è squarciato da urla incomprensibili.
Non si capiscono le parole, ma il tono è chiaramente di odio.
Odio e minacce assassine.
Gabriella, che ha una stanza da sola, si sveglia di soprassalto, rimane un attimo nel buio ad ascoltare con il cuore in gola, poi il significato delle urla disumane le sembra chiaro.
I TERRORISTI!!!
- Gli estremisti islamici stanno penetrando nell'albergo alla ricerca di infedeli occidentali ! -
- Stanza per stanza ci staneranno e poi, ad uno ad uno, ci taglieranno la gola ! -

Il panico colpisce come un'onda di mare in burrasca.
Fuggire!
Cercare una via di scampo!
Aprire la porta e scappare.
Bussare alle porte vicine.
Gridare aiuto.
..........................
- CALMA!...calma! -
...........................
Gabri fa appello a quello che rimane del proprio autocontrollo.
- La luce deve rimanere spenta e non devo... non devo gridare... -
Nella penombra della stanza cerca inutilmente un nascondiglio.
Nascondersi...ma dove?!
Sparire?...impossibile!
...................
D'improvviso le grida assassine aumentano di volume.
- ODDIO ARRIVANO!!! - è il suo pensiero angosciato.
- Eccoli! un attimo ancora e la loro furia si abbatterà sulla mia porta! -

Poi qualcosa scatta nel suo cervello.
- MORIRO', D'ACCORDO, MA VENDERO' CARA LA PELLE, BASTARDI!!! -

Si infila velocemente il pigiama (perché non è bello morire in mutande) poi afferra il fido cavalletto brandendolo come una scimitarra.
In un attimo si annullano milioni di anni di evoluzione e rannicchiata nel buio della stanza, tra il letto ed il comodino, ora c'è solo un esemplare femmina di homo sapiens sapiens, coi sensi all'erta e una clava nelle mani.
Gabriella rimane così, ferma e in attesa, per un tempo che non sa quantificare, finché le urla, piano piano, si dissolvono nel nulla.
Finché i russi ubriachi del piano di sopra decidono che è l'ora di smettere di litigare ed andarsene a dormire.
Come fanno, di notte, tutte le persone normali.



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Le vasche di Naama Bay


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