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Costa Rica 2004

COSTA RICA

(24 luglio-6 agosto 2004)
 testi e foto di Gabriella Motta

Per preparare il nostro viaggio ci siamo basati su un ottimo articolo, di Stefano Bennucci e Lorenzo Vanni, pubblicato su >> Quaderni di Birdwatching n.10 (EBN-Italia).
Da questo abbiamo tratto lo spunto
per alcuni itinerari e per avere un’idea del paese dove avremmo passato due settimane.
La grande differenza tra il nostro viaggio e quello di Stefano e di Lorenzo è la stagione in cui è stato fatto.
E non è poco.
Il periodo in cui siamo stati noi coincide con la stagione delle piogge, per cui alcuni itinerari sono stati scartati perché difficilmente raggiungibili.
Il tempo utile per fare osservazioni (ornitologiche ma non solo) era ridotto al mattino, dato che dalle primissime ore del pomeriggio cominciava a piovere, spesso fino a poco prima del tramonto.
Anche noi abbiamo preso in affitto una macchina ed abbiamo organizzato un itinerario quasi giorno per giorno, senza bisogno di prenotare in anticipo il pernottamento.
A mio avviso, non è necessario partire con un itinerario definitivo, meglio chiedere ai locali (nel nostro caso il taxista “guida naturalistica” che ci ha accompagnato in albergo) di indicarci i posti migliori per fare bw o per trovarsi fuori dai circuiti turistici. L’insieme delle informazioni ricevute ci ha permesso di vedere vulcani, foreste, mangrovieti, oceano, molti animali ed anche alcuni posti poco battuti dal turismo di massa.

 

 

Vorremmo segnalare un episodio che ci è capitato e a cui può andare incontro il turista con la macchina presa a nolo.
Alla reception dell’albergo dove abbiamo passato la prima notte, l’albergatore ci ha avvertito che ai semafori alla periferia di San Josè si appostano individui che ti bucano una ruota senza essere visti e poi si offrono per aiutarti a cambiarla.
Mentre sei senza gomma ed armeggi per sostituirla, un complice ti prende dall’auto tutto quello che riesce ad afferrare.
L’ultimo giorno, fermi ad un semaforo, vediamo un uomo con una palma benedetta in mano (in piena estate??) che, casualmente, gli cade di fianco all’auto.
L’uomo sparisce dietro la portiera, immediatamente facciamo retromarcia e lui stupito si alza e si riavvicina dall’altro lato.
Nuovamente la palma cade e noi di nuovo in retromarcia, il balletto dura fino a quando non scatta il verde e ripartiamo.
Quindi occhio!

 


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